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Metaverso: un nuovo viaggio nel Futuro

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E’ strano per me parlare di Metaverso. Ricordo ancora la prima volta che mi sono connesso a Internet: quel suono gracchiante del modem, l’attesa mentre la pagina si caricava pixel dopo pixel. All’epoca, Internet era una finestra sul mondo che potevamo solo guardare attraverso lo schermo del nostro computer eppure era ricca di fascino e mistero. Una vera rivoluzione epocale.

E oggi, mentre scrivo questo articolo, mi ritrovo nel bel mezzo di una nuova rivoluzione, una di quelle toste e che cambierà per sempre il nostro modo di vivere il digitale: il Metaverso. 

In tanti hanno già visitato un metaverso, ma per fare chiarezza, magari per coloro che ancora non hanno avuto occasione di entrarvi, pensiamo per un attimo a come usiamo Internet oggi. Ebbene. probabilmente abbiamo decine di applicazioni di messaggistica aperte (io uso Slack, Whatsapp e Telegram), ascoltiamo musica in streaming, magari abbiamo in programma una chiamata con Zoom o Teams con qualche amico o cliente. Ecco, indipendentemente da cosa ci apprestiamo a fare, ogni qualvolta dobbiamo intraprendere una attività dobbiamo saltare da un’app all’altra, da una finestra all’altra, da un programma all’altro.

Il Metaverso vuole eliminare queste barriere artificiali creando un ambiente immersivo dove a tutti è dato modo di di muoversi e di passare da un’attività all’altra come accade nel mondo reale: alzandoci dalla scrivania (virtuale o reale) e camminando verso la sala riunioni o magari per allontanarci dall’ufficio per entrare in un negozio (digitale o meno) dove “provare” una nuova t-shirt (per noi stessi o per il nostro avatar).

Una vera e propria estensione della realtà, dove:

    • L’economia è reale e quindi possiamo guadagnare e spendere vero denaro;

    • Le interazioni sono genuine e le persone che incontri sono reali, non NPC;

    • Il tempo scorre come nel mondo reale e quindi quello che succede persiste anche quando siamo disconnessi;

    • Possiamo possedere oggetti digitali unici grazie agli NFT.

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Ora, la tecnologia che rende possibile tutto questo è discretamente complessa, ma l’esperienza, che è quella che conta, è sorprendentemente naturale. Gli attuali visori VR sono solo l’inizio: la vera rivoluzione arriverà con dispositivi leggeri come normali occhiali, in grado di sovrapporre elementi digitali al mondo reale. Questi non saranno semplici display, ma porteranno con sé tecnologie di eye-tracking, sensori di movimento e feedback tattile, permettendoci di interagire con oggetti virtuali percependo le medesime sensazione che percepiamo costantemente nel mondo reale.

Ma il vero potere del Metaverso non sta nella tecnologia in sé, quanto in ciò che ci permetterà di fare. Immagina di essere un artista: non sarai più limitato a condividere le tue opere su Instagram. Potrai creare intere gallerie virtuali dove le persone possono camminare, interagire con le tue creazioni, parlare con te o con altri visitatori. Se sei uno studente, potrai seguire lezioni non semplicemente guardando un video, ma sedendo in un’aula virtuale accanto a compagni da tutto il mondo, alzando la mano per fare domande, collaborando su progetti in tempo reale.

Questo nuovo mondo digitale porterà con sé anche una vera e propria economia. Grazie a tecnologie come la blockchain e gli NFT, possiamo già possedere oggetti digitali unici, commerciarli, creare e vendere le proprie creazioni (abiti, opere d’arte, musica, vino, ecc.). I confini tra lavoro “reale” e “virtuale” diventeranno sempre più sfumati, con nuove professioni che oggi stanno già diventando mainstream nel mondo del lavoro come, ad esempio: designer di mondi virtuali, economisti di cryptovalute, sviluppatori di esperienze AR/VR; e questi sono solo alcuni dei lavori che potrebbero definire il tuo futuro nel Metaverso.

Ovviamente non è tutto rose e fiori come molti vorrebbero farci credere. Il Metaverso porta con sé sfide importanti:

    • Divario digitale e accessibilità;

    • Privacy e protezione dei dati;

    • Dipendenza tecnologica;

    • Disuguaglianze economiche digitali

Sfide che, se vogliamo evitare che, ancora una volta, il controllo dei nostri dati sia in mano di aziende senza scrupoli, dobbiamo assolutamente vincere perché  il potenziale in gioco è enorme. Dobbiamo smettere di pensare che il Metaverso sia solamente un’altra piattaforma social o un videogioco o che sia morto (come sostengono i detrattori); il metaverso è un nuovo modo di connettere persone, idee e possibilità. È un luogo dove la distanza fisica perde significato, dove la creatività non ha limiti tecnici, dove possiamo costruire comunità basate non su dove siamo nati o come siamo fatti, ma su ciò che amiamo e in cui crediamo (indubbiamente la nostra visione).

Siamo all’inizio di questo viaggio e, come ogni tecnologia rivoluzionaria, il Metaverso si evolverà in modi che oggi non possiamo prevedere, ma una cosa è certa: è arrivato ed è fra di noi, e cambierà il nostro mondo tanto quanto Internet ha fatto negli ultimi trent’anni. La domanda non è se succederà, ma come vogliamo che succeda.

E tu, che ruolo vuoi avere in questa rivoluzione digitale?

Author

Augusto

Piacere, mi chiamo Augusto. Sono nato più o meno un eone fa, in un mondo analogico e lontano anni luce. La mia attuale vita è però sbocciata quando per la prima volta posai le mani su un computer e compresi che quello strumento mi avrebbe cambiato la vita. La stessa identica sensazione la ebbi anni dopo quando compresi il potenziale del web, e poi ancora anni dopo quando mi imbattei in un metaverso e infine il giorno in cui mi scontrai con chatGPT e la sua intelligenza artificiale. Oggi, la mia missione è creare mondi virtuali in grado di offrire esperienze uniche e memorabili. Non vorrei fare null'altro.

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